Statisti e statalismo

Una politica forte è fatta da statisti. Lo statista è chi sa scorgere oltre, anticipando gli eventi con misure chiare e coraggiose idonee a fronteggiarli al meglio. In sintesi, è quello che ha il dono di rendere facili anche le cose difficili.

Non è questo il caso quando invece la politica affida sempre e comunque le proprie decisioni alla scrittura dei funzionari ministeriali che hanno la capacità di complicare, limitare, condizionare ed infine confondere anche i destinatari più scrupolosi circa la natura e la portata delle scelte effettuate. In sintesi, quelli che hanno il dono di rendere difficili anche le cose facili.

Non occorre più di tanto domandarsi in che Paese viviamo noi oggi. Se siano più presenti e determinanti gli uni o gli altri.

Siamo alluvionati da una pioggia di decreti, ordinanze e circolari che finiscono per riguardare persino i cani, i bambini e le corse a piedi (per di più in maniera neppure univoca). Il tutto in attesa dei temutissimi decreti attuativi (altra fonte di sicura complicazione) e con l’ignobile lotteria del “chi prima arriva, meglio alloggia” (spiegazione nostrana dell’espressione inglese “click day”). Il virus alla fine lo sconfiggeremo pure, ma lo statalismo?

Claudio Siciliotti
@csiciliotti
@claudio.siciliotti

03/04/2020 Il Messaggero Veneto